Propongo un testo che ho letto quando venne pubblicato nel 2006. E’ l’autore stesso, Erri De Luca che legge la sua opera. Parole che mi hanno coinvolto, colpito e portato a riflettere. Un libro profondo, che parla di un mistero, quello dell’incarnazione, mostrando la profonda umanità di Maria unita ad un grande rispetto. Toni delicati, attenti. Un testo tutto da leggere…e da ascoltare.
L’autore descrive così la sua opera:
L’adolescenza di Miriam/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Erri De Luca
Qui c’è l’amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro.
Miriam/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo.
La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.
Erri De Luca legge la sua opera
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