Il riemergere dell’antisemitismo ci pone una serie di interrogativi.
Iniziamo con il prendere consapevolezza di alcuni fatti di cronaca e passiamo poi a chiederci cosa significa il termine antisemitismo, quando è nato, qual è il suo significato.
Sartre, L’antisemitismo. Riflessioni sulla questione ebraica
[L’antisemita] È un uomo che ha paura. Non degli ebrei, certo: di se stesso, della sua coscienza, della sua libertà, dei suoi istinti, delle sue responsabilità, della solitudine, del cambiamento, della società e del mondo; di tutto meno che degli ebrei. L’ebreo è solo un pretesto; in altri luoghi ci si servirà del nero, o del giallo. La sua esistenza permette semplicemente all’antisemita di soffocare sul nascere le sue angosce persuadendosi che il suo posto è stato segnato nel mondo, che è suo, che egli ha per tradizione il diritto di occuparlo. L’antisemitismo, in una parola, è la paura di fronte alla condizione umana. (SE editore, 1946)