Vangeli dell’infanzia: un commento plurale

Ghirlandaio Domenico, Adorazione dei Magi, 1488, Spedale degli Innocenti, Firenze. (fonte web)Ghirlandaio Domenico, Adorazione dei Magi, 1488, Spedale degli Innocenti, Firenze. (fonte web)
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Ghirlandaio Domenico, Adorazione dei Magi, 1488, Spedale degli Innocenti, Firenze. (fonte web)
 

Presento l’audio di due puntate della trasmissione di Rai Radio3 Uomini e Profeti dedicati al commento dei vangeli dell’infanzia.

Sono sguardi plurali, un esempio di dialogo interconfessionale, attraverso i quali possiamo contattare sensibilità diverse che ci possono allargare l’orizzonte e farci cogliere elementi di ricchezza. Con questo spirito ho ascoltato queste puntate e in quest’ottica le propongo su queste pagine.


 

Annunci e profezie
Luca 1
con Maria Cristina Bartolomei
sabato 22 dicembre 2012

Sabato 22 dicembre e domenica 23, due puntate sul “natale” di Gesù di Nazaret, leggendo le Scritture. I soli due vangeli (canonici) che parlano dell’annuncio e della nascita di Gesù sono quelli di Matteo e Luca. Cominceremo con quello di Luca, che dedica più spazio allo straordinario evento della nascita di questo bambino, mettendola in stretta connessione con la nascita di Giovanni il Battista. Entrambi i bambini nascono contravvenendo le leggi di natura (Giovanni da madre sterile e anziana, Gesù da una ragazzina ancora vergine) per significare che “tutto è possibile a Dio”. Con Maria Cristina Bartolomei vedremo la potenza simbolica e narrativa degli episodi che si concatenano per dar conto di un fatto “straordinario” e leggeremo con lei i due inni di Maria e di Zaccaria – nella tradizione il Magnificat e il Benedictus – con i quali da un lato si evidenzia il “compimento” delle antiche Scritture, dall’altro si fa profezia della nascita di un Salvatore.
Non è necessario sforzarsi di dare “storicità” ai fatti narrati. È sufficiente comprendere la loro potente portata simbolica.


 

Un bambino è nato per noi
Luca 2; Matteo 1
con Lidia Maggi
domenica 23 dicembre 2012

Con un continuo rimando alle parole delle Scritture antiche, Luca e Matteo vogliono indicare che il bambino nato a Betlemme è davvero il figlio di Davide che il popolo di Israele attendeva. Ma la piccolezza, la povertà, l’umiltà fanno di questo bambino il re che nessuno si attendeva. Con la pastora battista Lidia Maggi, esploriamo il Vangelo di Matteo, che inizia con una genealogia che risale da Giuseppe ad Abramo, prosegue con una serie di annunci che avvengono in sogno a Giuseppe, e con la nascita del bambino. Una volta nato il bambino, Luca dispiega invece la grande scena del presepe, con angeli e pastori, lontani tutti dai potenti.


Approfondimenti

 

 

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