Negri Daniela, Condividere i talenti, oltre la paura.

Condividere i talenti, oltre la paura.  Una riflessione sul Vangelo della XXXIII Domenica del tempo ordinario   (Anno A domenica 19 novembre 2017) proposta dalla prof.ssa Daniela Negri e pubblicata sulla Vita Cattolica  settimanale della Diocesi di Cremona.

Nell’epoca dei dilaganti talent-show e della finanza “creativa”, una pagina di Vangelo che parla di talenti e di capitali raddoppiati può davvero lasciare perplessi. Un episodio simbolico di come la società contemporanea interrpreti la “caccia al talento” è la lettera inviata ad un bambino dai dirigenti di una piccola società di calcio. Gli si comunicava l’impossibilità di continuare a giocare: con la scusa di un eccesso di iscrizioni, lo si sacrificava per far posto a un presunto “talento” con una più elevata possibilità di successo. Ci siamo abituati a interpretare i talenti ricevuti come meriti e l’accresciuta ricchezza come indice di doti eccellenti. Così, un po’ ondivaghi, da una parte subiamo il fascino di chi ostenta carriere brillanti,alimentando in noi invidia e senso d’inferiorità (hanno ricevuto più talenti di noi); dall’altra, ci piace presentare il nostro disimpegno come scelta prudente di chi non corre rischi, limitandosi a conservare il poco ricevuto. Padre Balducci definiva la prudenza, la “virtù del non fare, la difesa dell’acquisito“: perchè non accontentarsi di una tranquilla rendita di  posizione? Ma applicare al testo di Matteo la contemporanea logica del profitto e dell’efficienza, mi pare non possa che allontanarci dal cuore del  messaggio: ancora una volta ci viene presentato un padrone-Signore che consegna un po’ sconsideratamente il suo patrimonio (i “beni del Regno”) ai suoi servi, non li mette in cassaforte e neppure in banca. Si fida, dona loro somme ingenti e tempo senza direttive precise,mette in conto anche il loro fallimento. Una sola condizione: attendere operosamente fedeli il suo ritorno, da “buoni amministratori della multiforme grazia di Dio, secondo il dono  ricevuto da ciascuno, gli uni al servizio degli altri” (1Pt.4,10-11). La paura,invece, paralizza il terzo servo:l’immagine del padrone che si è costruita è quella di un giudice severo e la paura nel Vangelo è sempre presentata come assenza di fede. E il talento di Dio? L’inclinazione a rischiare, fidandosi di noi,che ancora stentiamo ad abbandonare la condizione di servi sfiduciati per metterci in gioco come “figli della luce“. Non hanno avuto paura le 31 dipendenti di una sartoria di Gubbio   di fronte al fallimento dell’azienda in cui lavoravano. Hanno investito il loro TFR, coinvolto la Regione, cercato un co-finanziatore e fatto nascere una nuova azienda Srl, in cui sono dipendenti e proprietarie di quote. In due anni il personale è raddoppiato e, tra gli ultimi assunti, anche un migrante africano ospite di un centro di accoglienza con il talento di sarto esperto.

DANIELA NEGRI


Daniela Negri

Prof.ssa Daniela Negri

Prof.ssa Daniela Negri

Daniela Negri, già docente di Lettere presso il Liceo scientifico “ASELLI”, volontaria per il MLAL – ONG di VERONA  – in progetti di Cooperazione internazionale in America Latina, socia fondatrice della Cooperativa NONSOLONOI  e Presidente della stessa dal 1995 al 2005, coordinatrice dei Corsi sulle Economie alternative promossi dalla Cooperativa in città dal 1997 al 2004 , Responsabile del Gruppo Missionario della Parrocchia di S. ABBONDIO, docente di Corsi di lingua e cultura italiana presso l’Associazione Latinoamericana – ALAC – di Cremona .

Inserisci un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.